Con questa guida ti aiuteremo ad orientarti in una vacanza di 10 giorni in questa splendida città che ha un patrimonio artistico e architettonico unico al mondo. In questo modo non rischierai di trascurare le bellezze più imperdibili e alla fine del tuo viaggio porterai con te dei ricordi indelebili.
Conosceremo insieme le vie, le piazze e le basiliche più antiche del centro storico per poi fare un viaggio nel tempo tra le mura dei castelli più antichi di Napoli, il Maschio Angioino e il Castel dell’Ovo, tuffarci nel suo cuore più vivo, Spaccanapoli e immaginare di passeggiare nella sua via più caratteristica, San Gregorio Armeno.
Il tutto sarà condito da miti e leggende, che attraversano tutta la storia di Napoli e ancora oggi ne suggestionano la vita quotidiana.
Passeggiare per il centro storico di Napoli

Il centro storico di Napoli è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1995, e solo girando per le sue piazze e i suoi vicoli potrai accorgerti di quanto è meritato questo riconoscimento.
Stiamo parlando del più grande centro storico d’Europa, uno scrigno di ricchezze artistiche, storiche e architettoniche che lasciano stupiti ed emozionati.
Napoli
I suoi vicoli pulsano di vita: la fitta rete di strade, i caffè e i palazzi storici risuonano dei volti e dei suoni di Napoli e le botteghe artigiane ci mostrano mestieri antichi tramandati di generazione in generazione.
Chiese, monumenti, basiliche e castelli raccontano di un millenario patrimonio culturale e sacro.
Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più rappresentativi di Napoli. Si trova proprio nel cuore del centro storico ed è talmente ampia da essere una delle maggiori piazze di tutta Italia.
Questa straordinaria piazza ha una curiosa particolarità: ha una leggera pendenza che non permette a chi la attraversa di andare dritto. Per questo, è comune sia fra i cittadini che fra i visitatori un gioco che consiste nel cercare di attraversarla ad occhi chiusi dopo essere stati bendati, cercando di percorrere i 170 metri tra la porta d’ingresso del palazzo reale e le statue equestri.
Vince chi riesce a passare tra le statue dei due cavalli, ma è una cosa praticamente impossibile! Prova a cimentarti, chi lo sa che non sia proprio tu a riuscire nell’impresa! Se visiti Napoli e ti trovi in Piazza del Plebiscito davvero non puoi perderti una visita a Palazzo Reale.
Questo edifico storico, utilizzato da Carlo di Borbone come residenza reale, ospita arredi, arazzi e opere d’arte risalenti al periodo borbonico e spagnolo. Potrai visitarne le lussuose stanze, scoprendo la maestosità di questo luogo in cui si respira tutta la storia antica di Napoli.
Appartamento reale
L’appartamento Reale si trova al piano nobile del palazzo ed è l’ex residenza dei reali Borbonici ( I Borbonici ebbero una grande influenza anche nella Città di Matera ). Decorazioni pittoriche, arredi napoleonici, arazzi e tappeti, dipinti e porcellane ci danno un’idea dello sfarzo che doveva regnare tra queste camere.
Camminando per le stanze e i corridoi ti sembrerà di rivivere l’atmosfera del tempo e farai un magico salto nel passato. La sala del Trono non è da meno, ricchissima e dorata lascia senza fiato. E’ qui che il re riceveva gli sopiti seduto sul suo trono di legno dorato. Ancora oggi il trono è sormontato da un baldacchino con drappeggi d’oro, velluto rosso e intarsi.
La stanza è arricchita da dipinti e dai magnifici soffitti decorati in stucchi bianchi e oro.
Cappella Palatina

La Cappella Palatina è un capolavoro gotico del XVII secolo, una cappella sconsacrata trecentesca ad una sola navata che contiene al suo interno decorazioni in stucco bianco e oro, affreschi, reliquie e sculture pregiate.
L’altare ne rappresenta la parte più sorprendente, con marmi e rame dorato. La chiesa conserva anche il pregiato Presepe del Banco di Napoli, e due bassorilievi in bronzo ed agata. Un prezioso patrimonio di arte sacra.
I giardini pensili di Palazzo Reale
I giardini pensili di Palazzo Reale sono un tesoro nascosto ed offrono ai visitatori uno dei panorami più mozzafiato sul Golfo di Napoli. Sono un luogo incantato, un romantico percorso verde tra piante, rose rampicanti e aiuole curate. Ti consiglio di prenotare per essere sicuro di non perderti questo emozionante spettacolo.
Misteri e leggende del Maschio Angioino

Se vuoi continuare a sognare in un’atmosfera medievale prosegui la tua passeggiata del centro storico verso Castel Nuovo, meglio conosciuto come Maschio Angioino, castello medievale e rinascimentale fatto costruire nel 1266 da Carlo I° d’Angiò. Il re lo fece edificare quando spostò la capitale del regno di Sicilia da Palermo a Napoli, avendo bisogno di una residenza reale ma anche di un castello di difesa da invasioni nemiche.
Incontriamo qui un altro simbolo della città di Napoli, che si affacciava sul Golfo in strategica posizione per difendere la città dall’assalto dei nemici, offrendo una stupenda vista panoramica sul mare.
Oggi l’aspetto attuale mostra l’influsso di diverse epoche ed è molto diverso da come doveva apparire in origine. Conserva però tutto il suo fascino storico e questa grandiosa opera architettonica va assolutamente vista se vuoi conoscere la vera storia di Napoli e i suoi segreti.
L’architettura stessa del castello vale da sola la visita, ma a questo si aggiungono straordinarie opere di pittura e scultura.
Con le sue 5 torri cilindriche il castello è legato a leggende suggestive che lo ammantano di fascino.
Qualcosa che non puoi assolutamente perdere nella tua visita sono le prigioni, dotate di un fascino unisco e particolare.
Ci raccontano infatti storie di fatti efferati e congiure, lasciandoci immergere completamente in un’atmosfera di intrighi e tradimenti.
Le prigioni visitabili sono due: la prigione “del miglio”, o del coccodrillo, e la prigione “dei Baroni”.
La prima era chiamata così perché era originariamente adibita al deposito di grano, ma successivamente venne usata per recludere prigionieri che meritavano colpe particolarmente dure.
I prigionieri sparivano da questa prigione in maniera inspiegabile e la leggenda narra che fossero trascinati nelle acqua profonde del golfo da un coccodrillo che li catturava sbucando da una fossa scavata nel pavimento e direttamente collegata al mare.
La prigione dei Baroni deve invece il suo nome alla congiura dello spietato re Ferrante d’Aragona contro i nobili che avevano tramato contro di lui. Con la scusa di un invito al matrimonio della nipote finse di suggellare la pace dopo gli scontri facendoli cadere in una trappola: i baroni vennero tutti arrestati e messi a morte.
Al visitatore si mostrano quattro bare senza alcuna iscrizione, ma la leggenda narra che vi giacciano alcune delle vittime ancora vestite con abiti dell’epoca.
L’antico Castel Dell’Ovo, dov’è nato il mito di Penelope

Il Castel dell’Ovo è il più antico castello di Napoli, si trova sull’isolotto di Megaride ed è legato al mito della sirena Partenope, fondatrice di Napoli. Da qui deriva anche l’appellativo “partenopeo” che identifica gli abitanti di Napoli.
Secondo questa antica leggenda, narrata da Omero nell’Odissea, le sirene attiravano i marinai con i loro canti melodiosi per poi ucciderli, ma Ulisse, avvisato dalla maga Circe, riuscì a resistere e le sirene, in preda alla delusione, si uccisero gettandosi sugli scogli. La sirena Partenope fu trovata dai pescatori proprio nel luogo dove oggi sorge Castel dell’Ovo e il suo corpo si dissolse dando forma al paesaggio di Napoli. Da allora protegge la città e i suoi abitanti ed è diventata uno dei più importanti simboli di Napoli.
Questo antico castello prende il suo nome da un’altra famosa leggenda, la leggenda dell’ovo, secondo la quale Virgilio appese nei sotterranei del castello una caraffa d’acqua con un uovo dentro che da allora regge il destino del castello e dell’intera città di Napoli.
All’interno del castello si possono visitare la Sala Italia, la Sala della Sirena, la Sala della Compagna, la Saletta Megaride e la Sala delle Carceri.
Cosa vedere e fare nella vivace e suggestiva Spaccanapoli
Proprio al centro della città di Napoli si apre Spaccanapoli, un’arteria lunga più di un chilometro che letteralmente spacca Napoli in due, tra nord e sud. Questo effetto sorprendente può essere ben osservato dalla parte più alta della città, da dove potrai notare perfettamente la spaccatura in linea retta.
Questo è un luogo che non puoi assolutamente perdere nella tua visita alla città partenopea, perché racchiude l’anima di Napoli: Spaccanapoli è l’essenza stessa di Napoli.
Spaccanapoli
Affollata, caotica e rumorosa, trasuda arte e secoli di storia: splendide chiese, antichi palazzi, castelli e botteghe di artigiani la rendono la parte più suggestiva e viva della città.
Su questa pittoresca via si affacciano moltissime chiese storiche che hanno un profondo significato per i napoletani. Tra tutte, non possiamo non ricordare la Chiesa del Gesù nuovo, quella di Santa Chiara e il complesso di San Domenico Maggiore, perché meritano senz’altro una visita e ti lasceranno a bocca aperta.
Chiesa del Gesù Nuovo

La Chiesa del Gesù Nuovo in particolare ha un significato speciale per gli abitanti di Napoli perché ospita le spoglie di San Giuseppe Moscati, il medico santo che soccorreva i malati e ogni mattina si recava a pregare in questa chiesa prima di svolgere il suo lavoro in aiuto di chi aveva più bisogno.
Gli interni della chiesa mostrano un barocco straordinario e la leggenda vuole che i maestri costruttori fossero a conoscenza di segreti esoterici impiegati in fase di costruzione, con cui donarono alle pietre la capacità di attirare energie positive.
Nella piazzetta del Gesù potrai osservare l’obelisco dell’Immacolata, la cui leggenda narra che se osservato nel momento giusto della giornata, svelando il volto stesso della morte… preparati a tenere gli occhi bene aperti!
Chiesa di Santa Clara

La Chiesa di Santa Clara è uno splendido esempio di arte gotica provenzale e sulla facciata mostra un antico, meraviglioso rosone. All’interno il tuo sguardo resterà rapito da statue, decorazioni marmoree e reliquie.
Purtroppo la chiesa venne quasi del tutto rasa al suolo da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale, ma in seguito fu ricostruita seguendo l’originario stile gotico.
Dai un’occhiata all’Area Archeologica, dove troverai conservati i resti di uno stabilimento termale romano, che oggi restano a testimonianza delle antiche terme di Napoli che ci riportano alle abitudini quotidiane di un lontano passato. Merita davvero di dedicarvi attenzione.
Museo Doma

Il complesso monumentale di San Domenico Maggiore, oggi Museo DOMA, è uno dei più grandi e antichi di Napoli ed è uno splendido esempio di architettura gotico – angioina che racconta 800 secoli di arte, storia e fede, regalando momenti di suggestivo coinvolgimento.
Un suggerimento assolutamente da cogliere è di non perderti la visita guidata al museo che ti permetterà di scoprire la Sagrestia, il Corridoio, la Cella di San Tommaso d’Aquino e, quando possibile, la Sala del Capitolo e i Refettori.
Prosegui la tua passeggiata per Spaccanapoli dirigendoti verso la Cappella di Sansevero, una piccolissima chiesa sconsacrata dove è custodito il Cristo Velato, straordinaria opera scultorea conosciuta in tutto il mondo per il realismo delle pieghe del velo. Osservalo nei dettagli, ti ritroverai stupefatto e meravigliato di fronte a un capolavoro artistico così perfetto.
Dopo tanta bellezza e arte ti accorgerai che Spaccanapoli è un concentrato di espressione artistica e di secoli di storia, ed è testimone di tutta la vita di Napoli.
Una visita alla via dei presepi: San Gregorio Armeno

Questa celebre via popolare famosa per le sue botteghe artigianali è una delle più antiche strade di Napoli e rappresenta l’antica tradizione dell’arte dei Presepi napoletana, tramandata da secoli di generazione in generazione. Si trova proprio nel quartiere di Spaccanapoli ed è qui che potrai trovare le più antiche tradizioni della vera Napoli.
E’ un condensato di storia, arte e tradizioni dove le botteghe e i negozietti pieni di colore mostrano tutta la fantasia napoletana nell’interpretazione del presepe. Le statuine variano dalle rappresentazioni più tradizionali a quelle più eccentriche ed originali con i più svariati personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e dello sport.
E’ una via unica che concentra in sé tutto il folclore dello spirito partenopeo, una delle attrazioni maggiori per i visitatori provenienti da tutto il mondo.
Un vero paradiso per gli appassionati del Natale, che qui possono trovare tutto quello che si può desiderare per costruire a casa un presepe originale e bellissimo.
La tradizione degli artigiani di San Gregorio Armeno ha origini antichissime, che non si esprimono solo nell’arte del presepe ma anche in preziosi prodotti artigianali locali. Difficilmente riuscirai ad uscirne a mani vuote, avrai solo l’imbarazzo della scelta tra tanti souvenir di qualità.
Uno dei periodi migliori per visitare San Gregorio Armeno è senz’altro quello natalizio, quando l’atmosfera è vivace e irresistibile. L’unico inconveniente è che troverai una confusione e un assembramento talmente intensi da rendere complicato persino camminare. Se vuoi goderti una passeggiata più tranquilla non temere, la Via dei Presepi mantiene il suo fascino suggestivo per tutto l’anno!
Prima di lasciare San Gregorio Armeno non perdere l’occasione per visitare le chiese di San Gregorio Armeno e di San Lorenzo Maggiore.
Cosa vedere a Napoli in 10 giorni: Conclusioni
Napoli merita senz’altro una visita accurata e non frettolosa. I suoi scorci sul mare, l’architettura grandiosa e l’arte che trova le sue espressioni più vive in ogni chiesa, palazzo storico e castello ti sorprenderanno e ti spingeranno a tornare.
Ogni secolo della storia ricca e antichissima della città partenopea si respira passeggiando tra i vicoli e le piazze, mentre l’ineguagliabile patrimonio artistico e artigianale resta impresso nella memoria di ogni visitatore.
Napoli è una città che rapisce: confusionaria e caotica, ma seducente e viva come poche città al mondo.
Speriamo con questa guida di averti dato degli spunti e dei punti di riferimento per aiutarti a visitare nel miglior modo possibile questa città indimenticabile e non rischiare di rinunciare alle attrazioni più imperdibili.